La scatola nera non è più limitata ai mezzi di trasporto: SHBox™ è infatti la prima “scatola nera delle infrastrutture”. Si tratta di un sistema che permette di controllare lo “stato di salute” di un qualunque manufatto o costruzione, come semplici edifici, arrivando a infrastrutture come ponti o ferrovie.
di Giulia Porzionato
SHBox™ misura infatti qualsiasi oscillazione, variazione nella struttura o cedimento degli edifici in tempo reale, attraverso l’impiego di sensori strutturali wireless. Una simile invenzione può rivelarsi fondamentale nel monitoraggio di gallerie e ponti le cui strutture siano sottoposte a cedimenti a causa dell’invecchiamento delle strutture. L’attività edilizia sente quindi sempre di più l’esigenza di monitorare la sicurezza delle strutture, prevenendo per quanto possibile crolli e cedimenti; e la tecnologia le corre in aiuto. L’invenzione risponde a un preciso problema, noto anche a causa delle recenti notizie di attualità; infatti, in Italia più del 22% degli immobili e oltre 1.500 chilometri di strade e ferrovie soffrono di un cattivo – talvolta pessimo – stato di conservazione, diventando una potenziale fonte di rischio per i viaggiatori.
SHBox™ ha preso vita all’interno di Sysdev Srl, un’azienda italiana nata nel 2015 all’interno di I3P, incubatore del Politecnico di Torino. Questa piccola, innovativa scatola nera si basa sul paradigma Internet of Things (IoT). Il suo monitoraggio è possibile grazie alla presenza al suo interno dei già citati sensori strutturali wireless, di infrastrutture di rete per la raccolta dei dati, chiamate gateway, e di una piattaforma cloud per elaborare e archiviare i dati per un periodo di tempo superiore al decennio.
I sensori di SHBox™ possono essere utilizzati in numero elevato, e sono caratterizzati da un basso costo, dimensioni ridotte e facilità di installazione. Inoltre, il loro consumo di energia è minimo. Oltre a percepire in tempo reale, come già accennato, oscillazioni e vibrazioni delle strutture, sono in grado di segnalare anormalità e criticità grazie ai trasmettitori a lunga portata. Il cloud diventa fondamentale: i dati del sensore possono essere aggregati immediatamente e possono dare vita al digital twin, l’immagine digitale dell’ambiente reale in fase di monitoraggio, permettendo anche di scegliere i parametri desiderati per l’analisi.
Secondo Marco Bonvino, CEO di Sysdev: “Con la tecnologia SHBox™ di Sysdev è possibile valutare l’integrità di una struttura anche a distanza, in tempo reale e con grande risoluzione, grazie al numero di sensori utilizzati, senza bisogno di modelli matematici della struttura, costosi o impossibili da elaborare. Inoltre, con la visualizzazione grafica dei sensori su modello 3D navigabile della struttura si può avere una visione complessiva e immediata dello stato di salute strutturale. Questo permette anche di lavorare per migliorare la resilienza del territorio artificiale, cioè la capacità di un’area di tornare funzionale dopo un evento catastrofico.”
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